In attesa del completamento del processo di adeguamento della normativa italiana al Regolamento (UE) 2020/1503 sui fornitori di servizi di crowdfunding europei (“Regolamento ECSP”), Consab e Banca d’Italia sono interessate a presentare domande di autorizzazione guidando i fornitori di servizi di crowdfunding a discussioni informali con gli operatori di mercato.
In ottemperanza al regolamento ECSP per le imprese, le aziende che intendono gestire in Italia piattaforme di crowdfunding equity based e debt based devono richiedere specifica autorizzazione.
Il 13 luglio la Commissione Ue ha adottato il Regolamento Delegato “Sub-Regolamento (UE) 2020/1503 del Parlamento Europeo e del Consiglio”, recante norme tecniche di regolamentazione per misure e procedure per il piano di continuità operativa, documento informativo chiave sugli investimenti e conflitti di interesse, quali, tra gli altri, i servizi di crowdfunding con ulteriori regolamenti delegati che regolano aspetti di importanza centrale per le attività dei provider.
A livello nazionale, il regolamento ECSP introduce per la prima volta una regolamentazione completa per il crowdfunding basato sul debito per le imprese, sostituendo al contempo il quadro normativo nazionale applicabile ai gestori di portali di crowdfunding basato su azioni.
I fornitori di servizi di crowdfunding devono rispettare i requisiti e le regole prudenziali e istituzionali per la protezione degli investitori ispirati alla MiFID2.
Dall’11 novembre 2023 possono continuare ad operare in Italia solo i fornitori di servizi di crowdfunding accreditati ai sensi del regolamento ECSP.
Ai sensi del regolamento ECSP e del relativo regolamento di delega, le richieste di autorizzazione ad agire in qualità di fornitore di servizi di crowdfunding devono essere inoltrate a Banca d’Italia e CONSOB, tuttavia il relativo iter valutativo può essere avviato solo successivamente. Adottato il decreto legislativo di attuazione del regolamento ECSP in Italia.
In attesa della pubblicazione delle norme attuative, Banca d’Italia e Consab hanno annunciato la propria presenza a colloqui informali con gli attori del mercato e fornito chiarimenti e considerazioni preliminari sulle informazioni e sui documenti da allegare alle istanze.
Prossimi passi
Per avviare una discussione informale, le parti interessate possono compilare il modulo fornito dalle autorità (disponibile all’indirizzo Qui solo italiano) e inviarlo alla Consob [email protected] e alla Banca d’Italia [email protected].
Data la natura informale e preliminare delle discussioni, gli operatori potranno presentare formale domanda di accreditamento solo dopo aver completato il quadro normativo.
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