Un nuovo studio pubblicato martedì ha avvertito dei rischi di sviluppare la demenza nelle persone di mezza età che dormono poco.
Questo studio su quasi 8.000 adulti britannici che hanno seguito più di 25 anni è stato pubblicato sulla rivista Nature CommunicationsDal 20 al 40%, il rischio di sviluppare demenza risulta essere maggiore nei giovani dormienti che dormono meno o uguali a sei ore per notte, rispetto a quelli con notti “normali” di 7 ore. Questo avviso si applica solo alle persone di età compresa tra 50 e 70 anni.
L’importanza di mantenere una buona igiene del sonno
Secondo questo lavoro, che proviene dall’Istituto nazionale francese per la salute e la ricerca medica (Inserm) e dall’Università di Parigi, in collaborazione con l’University College di Londra (UCL), il sonno povero comporta un aumento del rischio di demenza indipendentemente da potenziali problemi cardiovascolari. O potenziale depressione.
Per lo studio, i partecipanti hanno autovalutato la durata del sonno sei volte tra il 1985 e il 2015. Nel 2012, circa 3.900 di loro indossavano anche un orologio accelerometro, che cattura il movimento durante la notte, al fine di verificare l’accuratezza delle loro stime. Ciò conferma i risultati relativi al rischio di sviluppare demenza in un periodo fino a marzo 2019
Inserm sostiene quindi che il sonno nella mezza età può svolgere un ruolo nella salute del cervello. Ci ricorda l’importanza di dormire a sufficienza ogni notte!
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