Dicembre 6, 2023

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Salute. Cos’è la “Sfida Not Dead” lanciata dai medici del pronto soccorso?

Salute.  Cos’è la “Sfida Not Dead” lanciata dai medici del pronto soccorso?

Dopo la No Bed Challenge, è il momento della No Death Challenge. Da giovedì, Samu-Urgences de France (SUdF), il sindacato dei medici di emergenza presieduto da François Brown prima di entrare nel governo, identificherà le “morti inaspettate” al pronto soccorso. Scopo: protestare contro il mantenimento dei letti chiusi.

“Con così tanti letti chiusi nelle nostre strutture”, la capacità dei servizi ospedalieri è “incruenta”, interviene. dichiarazione Emergenza samoana in Francia (SUdF). Nel 2018 il consorzio ha lanciato una “No Bed Challenge” che conta ogni mattina il numero di pazienti che trascorrono la notte in barella al pronto soccorso. Ma questa questione “non commuove più nessuno”, lamenta il nuovo capo del Fronte di Autodifesa, Marc Noisette.

“nuovo indicatore di pericolo”

“La mortalità ospedaliera nei nostri reparti triplica”, lamenta anche un rappresentante sindacale. Ecco perché la sua organizzazione ha deciso di lanciare un nuovo gruppo, “No Dead Challenge”. Nel modello del “raddrizzamento del fronte”, il SUdF individuerà “ogni giorno, in tutte le strutture di emergenza, morti improvvise”.

Attraverso ModuloAgli operatori viene chiesto di indicare quando hanno trovato un paziente morto mentre “in attesa di cure” o quando un paziente è stato confermato morto dopo “in attesa di cure”. Attesa prolungata associata a complicazioni della sua condizione dovute alla mancanza di un attento monitoraggio o di cure adeguate. Il sindacato auspica che il suo censimento costituisca un “nuovo indicatore di rischio” che permetta “la presa di coscienza della necessità di un’azione profonda”, al fine di “ripristinare condizioni di cura dignitose e sicure”.

Accesso filtrato, aumento delle ore notturne, utilizzo di infermieri privati: la maggior parte delle misure di ‘mission urgent’ di emergenza ospedaliera messe in atto durante l’estate ha ricevuto il plauso dell’Ispettorato Generale per gli Affari Sociali (Igas) all’inizio della settimana. Ma «nonostante la speranza suscitata» da questa missione, «la situazione non è migliorata, anzi», accusa Samu-Emergencies in Francia.

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