Associazione Parlamentare risale al 1970. Oggi, come spiega il suo presidente, è il principale punto di contatto tra i parlamentari italiani e Pechino, e mira a “migliorare la comprensione reciproca” e “allargare la sfera di comunicazione tra i due Paesi”.
Associazione Parlamentare “Amici della Cina”. Quest’anno compie 53 anni. È stata fondata nel 1970 dal senatore Vitorino Colombo del defunto Partito Democrazia Cristiana (un colosso politico che includeva centrosinistra, centrodestra e tutto il resto in tutti i governi al potere per cinquant’anni dopo la seconda guerra mondiale).
- Oggi Roma e Pechino sono luoghi diversi. Il sodalizio però è ancora forte: ha raccolto esponenti di tutto lo spettro parlamentare ed è un punto fermo in parlamento per la promozione dei rapporti italo-cinesi.
Nelle parole del presidente. Intervistato Geopolitica.infoVinicio Peluffo, presidente dell’associazione e deputato del Pd, ha definito “un elemento di continuità e un punto di riferimento” che “l’associazione si adopera per perseguire la comprensione reciproca tra le persone promuovendo il dialogo, l’ascolto e lo scambio istituzionale e culturale”. . Promuovere la comprensione reciproca tra i due paesi.
- “Vogliamo sempre allargare la ‘superficie di contatto’ tra i due Paesi, nella convinzione che le cause di interesse nazionale si rafforzino stimolando il dialogo e l’apertura reciproca”.
riunioni e missioni diplomatiche. L’associazione, ha osservato Belufo, “lavora a livello istituzionale per sviluppare la conoscenza reciproca, in primis tra i rappresentanti (prevalentemente parlamentari) nelle istituzioni, con l’obiettivo di offrire occasioni di scambio. […] La creazione di progetti di partenariato in vari settori, principalmente quello culturale, contribuisce a creare un terreno fertile per un ulteriore sviluppo che vede l’iniziativa dei soggetti interessati e il sostegno di aziende pubbliche e private operanti in questo settore.
E i tempi che cambiano? Mentre gli amici della Cina sembrano impegnati nella sua missione iniziale in un’era di rivalità tra superpotenze e crescente assertività cinese, l’Italia si sta vendicando trincerandosi più profondamente nei fronti euro-atlantici e democratici.
- Quando gli è stato chiesto cosa pensasse del rapporto dell’associazione con la Cina oggi, Belufo ha ricordato: “Le differenze nelle convinzioni politiche e religiose non dovrebbero impedire a persone e stati di unirsi per creare un discorso animato di fratellanza, amicizia, aiuto reciproco, ecc. Con l’avidità di costruire una società globale attraverso un lavoro pacifico e duro”.
- “Credo che queste parole non siano rilevanti solo oggi, ma anche nei tempi in cui viviamo, parole che indicano un percorso in qualche modo avvincente per evitare che la competizione si trasformi in conflitto”, ha concluso.
“Esperto di tv hardcore. Sostenitore dei social media. Specialista di viaggi. Creatore. Scrittore generale. Comunicatore. Pioniere del cibo. Appassionato di musica.”
More Stories
L’Italia raggiunge l’indipendenza energetica dalla Russia con il nuovo terminale galleggiante di importazione di GNL
I marchi italiani sono interessati ad espandere le attività commerciali bilaterali con le aziende malesi
Teague si unirà al campo Olyrus in Italia