(Montreal) Una serie di dimissioni alla rete sanitaria Nunavik è stata oggetto di scambi durante il periodo di grigliate dell’Assemblea nazionale, giovedì. In sostanza Christian Dubi ha risposto che si fidava dell’amministrazione per risolvere la crisi.
Il ministro della salute ha detto di “sostenere” le decisioni del Nunavik Regional Board of Health and Social Services (RRSSSN), che ha un’autonomia speciale.
In una domanda posta al ministro Dube, il critico sanitario liberale Andre Fortin gli ha chiesto cosa intendeva fare per trattenere gli infermieri che ne avevano avuto abbastanza e lasciare il lavoro.
Mercoledì, la Canadian Press ha riferito che le dimissioni da infermiera si stanno accumulando nelle cliniche della Baia di Hudson. Secondo il sindacato, nove infermiere hanno lasciato il lavoro nelle ultime due settimane. Anche altri operatori sanitari potrebbero considerare di emularli a causa del clima di lavoro descritto come tossico e stressante a causa della grave carenza di personale.
In risposta, il ministro Dube ha ribadito di essere “molto sensibile” alla situazione, ma che le decisioni in merito alla gestione del Centro sanitario di Inoletsevik (Csi) spettano prima al Consiglio di amministrazione, che ha autonomia, e che la direzione “è presente per sostenerli”.
“L’ho detto molte volte, stiamo parlando da nazione a nazione”, ha affermato anche parlando degli Inuit e delle loro istituzioni.
Inoltre, tra le quattro richieste avanzate dalla Northern Federation of Hudson Bay Nurses (SNIIIBH) in una petizione al Ministro della Salute c’è l’adozione di nuove variazioni regionali nei contratti collettivi per aumentare l’attrazione e la fidelizzazione del personale nel Nord.
Cogliendo la palla al balzo, Sonia Leibel, presidente del Treasury Board, ha affermato che il governo è stato “in grado” di accordarsi con i sindacati su “condizioni diverse” per “rispondere a un problema particolare in un momento specifico”.
Il segretario Lebel ha colto l’occasione per ricordare la natura controversa della sua offerta, che ha inviato mercoledì via e-mail ai sindacati del servizio pubblico. In particolare, conteneva una proposta di bonus per gli infermieri che accettano di svolgere turni meno attraenti.
Nelle sue domande al ministro Dube, il deputato André Fortin ha anche fatto riferimento al conflitto tra il Centro per i servizi sanitari e sociali dell’Università integrata di Morrissey-et-Center de Quebec (CIUSSSMCQ) e i suoi infermieri. Centinaia di operatori sanitari hanno minacciato di dimettersi in massa per protestare contro la decisione dell’amministrazione di costringerli a lavorare nei fine settimana.
Questa è stata la domanda che ha aperto la porta all’intervento del segretario Lebel nello scambio. Ha concluso il suo intervento invitando ancora una volta i sindacati a partecipare ai loro famosi forum, il che contraddice il quadro normativo che regola lo svolgimento delle trattative dei contratti collettivi, secondo cui le offerte del governo devono essere avanzate e discusse ai tavoli delle trattative.
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