I voli notturni di soccorso sono stati resi possibili dall’avvio del nuovo accordo regionale firmato lo scorso luglio. L’elicottero di soccorso effettuerà sia i trasferimenti tra ospedali che il recupero visivo, con il trasporto della patologia più importante direttamente in ospedale.
Secondo il regolamento, per i primi due mesi dell’operazione di soccorso, l’elicottero atterrerà in superficie con le luci già individuate e inserite nei manuali di volo. Successivamente, può operare anche su superfici illuminate.
I piloti sono stati addestrati all’uso di occhiali per la visione notturna
La società che gestisce l’elicottero, Popcock Italia, ha svolto attività di spionaggio notturno per verificare la sicurezza di tutti i siti e predisporre avvicinamenti e rotte di atterraggio. I piloti sono stati addestrati ad operare utilizzando gli occhiali per la visione notturna, una tecnologia riservata ai militari fino a pochi anni fa.
La disposizione dei siti consente di coprire una parte del territorio che richiede lunghi accessi all’ospedale centrale da parte dei malati; Particolare attenzione è stata posta nella provincia di Belluno per garantire la presenza di un piano di atterraggio trasversale al terreno. Tuttavia, l’elicottero dei soccorsi coprirà immediatamente le province di Belluno e Treviso, e la prossima settimana tale protezione sarà estesa all’Altopiano di Venezia e dell’Asia.
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