Dicembre 5, 2023

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Mostra UNESCO a Venezia incentrata sulla ricostruzione dei siti di Mosul | Arte e intrattenimento

Venezia, Italia (AP) – L’Agenzia Culturale delle Nazioni Unite ha aperto una mostra che descrive dettagliatamente i piani per il restauro dei monumenti multiculturali nella città irachena di Mosul, sottolineando il ruolo dell’architettura nell’aiutare a guarire le ferite.

La mostra “Reviving the Spirit of Mosul” si tiene a margine della XVII Esposizione Internazionale di Architettura, inaugurata sabato dopo aver ritardato di un anno una pandemia dal titolo: “How do we live together?”

La questione centrale fa eco alla Biennale di Venezia, in particolare in Iraq, che sta subendo cambiamenti turbolenti, e all’antica città di Mosul, dove gli estremisti hanno distrutto l’80% delle antichità della città durante l’occupazione della città da parte dello Stato Islamico per 36 mesi.

L’Iraq è uno dei tre paesi che partecipano per la prima volta alla Biennale, con una mostra di Rashad Salem dal titolo “A Ship to Reimagine It” che è un esame artistico dell’impatto del Diluvio Universale nell’antica Mesopotamia.

La mostra dell’UNESCO, nel Palazzo Az-Zorzi dove hanno sede gli uffici regionali dell’agenzia, svela il progetto vincitore di restauro della Moschea Al-Nuri, costruita nel XII secolo e un tempo famosa per il suo minareto pendente. Il leader dell’ISIS Abu Bakr al-Baghdadi ha dichiarato il califfato islamico dalla moschea nel 2014 ed è stato fatto saltare in aria dagli estremisti dell’ISIS con la chiusura delle forze irachene nel 2017.

Il mese scorso, una giuria internazionale ha selezionato un progetto di architetti egiziani guidati da Salah El-Din Samir Haridi per ricostruire la moschea come parte di un progetto dell’UNESCO che ricostruirà anche il minareto di Al-Habda e le due chiese di Al-Tahira e Al -Sa’a. .

La nuova moschea Al-Nuri sarà quasi identica alla vecchia moschea dell’informale Al-Ain, mentre la sala di preghiera conterrà più luce naturale e spazi più ampi per donne e dignitari. Il progetto vincitore mira anche a valorizzare il ruolo del cortile centrale della moschea come hub urbano per la Città Vecchia.

I lavori per stabilizzare i siti sono iniziati nel 2020. Le comunità locali hanno indicato la loro preferenza per il ripristino del minareto di Al-Habda com’era prima dell’occupazione dell’ISIS, secondo i funzionari dell’UNESCO, mentre i progetti delle due chiese non sono ancora stati scelti.

Un progetto da 50 milioni di dollari dell’UNESCO per rilanciare Mosul è stato annunciato nel 2018 con finanziamenti dagli Emirati Arabi Uniti. Mira anche a far rivivere la vita culturale e la diversità di una città che è stata per migliaia di anni un crocevia commerciale, intellettuale e culturale. L’UNESCO sta anche riabilitando le dimore storiche nel centro storico con il sostegno dell’Unione europea.

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