Qual è il piano bianco?
Le strutture sanitarie possono sperimentare:
- casi che comportano un aumento significativo delle loro attività (afflusso di pazienti associati all’epidemia, casi sanitari eccezionali di ogni tipo come incidenti stradali su vasta scala, disastri industriali, attentati, ecc.);
- Un problema che altera in modo significativo la loro capacità di cura (process immersion, immobilizzazione dell’attacco informatico) che può richiedere misure estese, compreso il trasferimento di alcuni pazienti o addirittura l’evacuazione dell’istituto.
È quindi importante garantire la risposta adeguata, la continuità delle cure e la sicurezza dei pazienti e del personale mobilitando tutti i mezzi e le risorse necessarie. I metodi di gestione delle crisi per ciascuna istituzione sanitaria sono predefiniti in un piano di crisi chiamato “piano bianco”.
Ogni istituzione sanitaria ha l’obbligo organizzativo di ottenere dal 2004 un piano bianco e di presentarlo all’ARS. Tenendo conto di tutte le caratteristiche e le risorse disponibili all’interno dell’impresa, il Piano Bianco prevede sia misure generali da attuare in caso di crisi (creazione di un’unità di crisi, mobilitazione delle risorse umane, comunicazione, ecc.) sia misure specificamente adattate alla situazione che stai affrontando grazie ai componenti differenti.
L’attivazione del livello di bianco consente un’estensione Mobilitazione di tutte le capacità della struttura (Risorse umane e logistiche) nell’ambito di una specifica organizzazione gestita dalla Cellula di Crisi. Permette diFornire assistenza al paziente In occasione di eventi gravi e/o inconsueti mantenendo la continuità e la qualità delle cure, per i pazienti non direttamente coinvolti nell’evento, mobilitando nel modo più accurato possibile le risorse necessarie. Consente inoltre b Garantire la sicurezza dei pazienti e del personale (Esempio: l’afflusso di vittime che possono essere contaminate dall’esposizione ad un agente chimico).
Il documento dovrebbe essere aggiornato, se necessario, per tener conto dei nuovi rischi e minacce identificati e dei cambiamenti nella struttura, nell’organizzazione e nelle risorse dell’organizzazione. Le guide metodologiche nazionali vengono pubblicate regolarmente per discutere gli sviluppi auspicabili.
L’organizzazione dovrebbe anche verificare, attraverso esercitazioni periodiche, che il suo piano bianco sia operativo.
Chi può rilasciarlo?
- In caso di una condizione di salute che colpisce principalmente l’organizzazione (ad esempio, un incidente stradale nei suoi pressi), ilIl piano bianco può essere attuato dal direttore o dal responsabile dell’impresa, che informa immediatamente il rappresentante dello Stato nel dipartimento.
- In caso di grave situazione sanitaria verificatasi su scala amministrativa, regionale o nazionale, l’attivazione dei piani bianchi può essere richiesta dal rappresentante dello Stato (ad esempio, nell’ambito di una pandemia).
Qual è il ruolo degli AR?
L’ARS è responsabile della regolazione della risposta del sistema sanitario alla gestione dell’ESS, sviluppando “DISPOSITIVO ORSAN” Le sue componenti tengono conto di tutti i principali rischi che possono incidere sull’erogazione dell’assistenza (ad esempio, l’accoglienza collettiva dei feriti, le tensioni nell’erogazione dell’assistenza nel contesto di un’epidemia, l’assistenza medica e psicologica dei pazienti che sono vittime di un evento grave…).
Sulla base degli obiettivi di cura fissati dall’ARS per ciascun caso eccezionale considerato (sezioni ORSAN), l’organizzazione delinea nel proprio piano bianco le disposizioni che ne consentono l’attuazione operativa.
In caso di crisi che incida sull’erogazione delle cure, l’ARS attiva una cellula di crisi per l’orientamento Pubblicazione degli atti gestionali da parte di enti e operatori sanitari, con eventuale attivazione di piani bianchi.
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