Maggio 30, 2023

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Covid crisi politica in Italia

L’italiano Meloni ammette le “contraddizioni” nella fuga russa

Il premier italiano Giorgia Meloni ha riconosciuto “contraddizioni” nel trattamento di un uomo d’affari russo sfuggito agli arresti domiciliari in Italia per evitare l’estradizione negli Stati Uniti.

Uz, il figlio di 40 anni di un governatore regionale russo, è stato arrestato all’aeroporto di Milano Malpensa nell’ottobre 2022 con un mandato degli Stati Uniti che lo accusava di aver violato le sanzioni economiche. A novembre è stato trasferito dal carcere agli arresti domiciliari e dotato di braccialetto elettronico di monitoraggio a seguito di una sentenza della Corte d’Appello di Milano.

È fuggito dall’Italia il 22 marzo, il giorno dopo che un tribunale di Milano ha approvato una richiesta di estradizione degli Stati Uniti, ed è comparso in Russia all’inizio di questo mese.

“Ci sono certamente contraddizioni”, ha detto Meloni ai giornalisti in Etiopia. “Mi dispiace che la contraddizione chiave sia la decisione della Corte d’Appello di metterlo agli arresti domiciliari con motivazioni apparentemente discutibili e di mantenere tale decisione anche dopo la richiesta di estradizione. Perché, in quel caso, il rischio di fuga diventa molto evidente”.

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Il ministro della Giustizia italiano Carlo Nordio ha accolto con favore la decisione di avviare un’indagine disciplinare, affermando che “occorre fare chiarezza”. Ma ha aggiunto che l’Italia non disponeva di dettagliate informazioni di intelligence “sul carattere della persona” dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il quotidiano italiano La Repubblica ha riferito sabato che funzionari statunitensi avevano chiarito che il russo rappresentava un “rischio di fuga estremamente elevato” in due note all’ufficio di Nordeo: una del 19 ottobre, due giorni dopo l’arresto di Uz, e un’altra inviata dopo la sua estradizione . È stato posto agli arresti domiciliari il 25 novembre.

Gli Stati Uniti hanno chiesto una sospensione in attesa dell’esito del procedimento di estradizione e hanno citato sei casi negli ultimi tre anni in cui sospetti sono sfuggiti agli arresti domiciliari in Italia.

Il giornale afferma che Nordeau aveva assicurato agli Stati Uniti in una nota del 6 dicembre che il braccialetto di monitoraggio elettronico posto sulla USS e i controlli periodici richiestigli dalla polizia sarebbero stati sufficienti. Repubblica ha citato la risposta del tribunale di Milano all’inchiesta di Nordeo secondo cui il ministro della giustizia ha il potere di imporre in qualsiasi momento severe restrizioni a qualcuno nei procedimenti di estradizione.