- I resti di cani da salsiccia sono stati trovati negli scarichi del Colosseo risalenti a 2000 anni fa.
- Gli archeologi hanno affermato che potrebbero essere stati creati per combattere gli orsi o eseguire acrobazie nell’antica Roma.
- Sono state trovate anche ossa di leoni, orsi e struzzi, insieme ad avanzi di spuntini per i curiosi.
I branchi di cani da salsiccia potrebbero essere stati creati per combattere animali di grossa taglia come orsi o eseguire acrobazie al Colosseo nell’antica Roma, hanno detto gli archeologi.
Gli archeologi affermano di aver trovato per la prima volta i resti di piccoli cani simili a bassotti mentre scavavano fogne nel famoso anfiteatro di 2000 anni. Il telegrafo menzionato.
“Abbiamo trovato molte ossa di cane che sembravano un moderno cane da salsiccia”, ha detto a The Telegraph Alfonsina Russo, direttrice del Colosseo.
Era meno di 30 cm [11.8 inches] in altezza. Pensiamo che potrebbero essere stati usati per eseguire acrobazie, proprio come si vedrebbero oggi nei circhi. Oppure potrebbero essere stati usati come parte di cacce graduali o addirittura allestiti contro orsi e animali di quella natura. Non lo sappiamo con certezza”.
Venatio era un tipo di intrattenimento nell’antica Roma, in cui diversi animali venivano messi l’uno contro l’altro in combattimenti o addestrati per eseguire acrobazie.
Il giornale ha notato che i cani erano antenati di cani da salsiccia piuttosto che veri bassotti.
La moderna razza bassotto è apparsa all’inizio del XVIII secolo in Germania ed è stata sviluppata per andare nelle tane e cacciare i tassi – Dax Tasso significa tasso in tedesco. Sono stati “allevati per essere cacciatori indipendenti di prede pericolose e possono essere coraggiosi fino al punto di un affondo”. Secondo l’American Kennel Club (AKC).
Gli archeologi del Colosseo hanno anche trovato ossa di cani di grossa taglia, tigri, leoni, orsi e struzzi in antichi canali di scolo.
Le scoperte sono state effettuate durante uno studio durato un anno, durante il quale gli archeologi hanno messo in rete 70 metri di scarichi e fognature sotto il Colosseo, che potevano ospitare fino a 50.000 spettatori.
Insieme ai resti degli animali, hanno trovato anche i resti di snack che gli spettatori stavano mangiando, tra cui frutta, noci e olive.
Hanno anche portato alla luce più di 50 monete di bronzo tardo romane e una moneta d’argento che commemora il regno dell’imperatore Marco Aurelio dal 170 al 171 d.C. circa, famoso per il suo film sui gladiatori, in The Telegraph.
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