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La Marina degli Stati Uniti sta studiando i leoni marini per giocare ai videogiochi (va bene)

Chiara Jackson

Pubblicato 1 ora fa: 11 maggio 2023 alle 1:45

Questa è la cosa più spaventosa o più sorprendente che potresti leggere oggi: il programma sui mammiferi marini della Marina degli Stati Uniti (che non avevo idea fosse una cosa) lavora con leoni marini e delfini, addestrandoli a… uh sì… riproduci video Giochi. Gli enormi budget per la difesa dovrebbero essere spesi in qualche modo, immagino?

Il Marine Mammal Program della US Navy, con sede a San Diego, in California, esiste almeno dagli anni ’60. Il suo lavoro ha incluso lo studio dell’idrodinamica dei delfini per migliorare i siluri e Uso di creature marine A Rilevamento e rimozione di mine sottomarine e recupero di attrezzature militari perdute. Il programma ha anche addestrato i delfini per aiutare i subacquei dispersi a tornare a riva in sicurezza e, più recentemente, per sviluppare le loro abilità di gioco. Sì, sotto la tutela della Marina, delfini e leoni marini usano i loro minuscoli nasi per premere i pulsanti per giocare a un videogioco simile a un labirinto. Mettiamo il dispari gioco finaleL’emozionante scenario da incubo a cui stiamo tutti pensando in questo momento per un minuto e ci godiamo quanto sia fantastico:

Il nome di questo piccoletto è Spike, o beh, Secondo la Marinaè “più simile al suo gamertag” (mi chiedo di quali cose terribili mi stesse urlando contro Call of Duty). Spike gioca da tre anni a un gioco di labirinti molto semplice usando il sistema “EVE” (no, non un MMO, anche se questo spiegherebbe troppo, francamente) che è “Enclosure Video Enrichment”.

Spike viene ricompensato per aver completato con successo un livello con le aringhe (non Mountain Dew, che è un crimine). È in grado di tracciare l’intero cursore sullo schermo e premere i pulsanti corrispondenti per condurlo alla vittoria, dopodiché si dice che balli un po’.

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Anche i delfini non sono esclusi dal divertimento. Ma dal momento che non possono saltare fuori dal mare come il primo Spike là fuori, viene fornito un “sistema adatto al giocatore che non lascia mai l’acqua”. Se questo non ti rende ancora geloso, sappi che hanno un “grande schermo visibile dall’acqua” che funziona ancora meglio di notte. “Quella che sembra una spettrale serata al cinema in riva al fiume”, dice la Marina, “sono solo delfini tursiopi che controllano i joystick con la bocca per giocare ai videogiochi a tarda notte”. Sembra molto familiare, onestamente.

Sono sicuro che niente di tutto questo andrà mai terribilmente storto.

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