La Germania ha intentato una causa contro l’Italia alla Corte Suprema delle Nazioni Unite in una lunga disputa sulle riparazioni della seconda guerra mondiale.
La Corte internazionale di giustizia ha annunciato l’archiviazione della causa venerdì scorso.
Il caso tedesco si riferisce a una precedente sentenza del tribunale delle Nazioni Unite nel 2012 secondo cui la Germania godeva dell’immunità legale dall’azione penale nei tribunali stranieri da parte delle vittime delle atrocità naziste.
Tale sentenza affermava che la Corte Suprema italiana aveva violato la sovranità tedesca nel 2008 pronunciando il diritto al risarcimento di un cittadino italiano per essere stato deportato in Germania nel 1944 per lavorare come schiavo.
Nel suo nuovo caso, la Germania afferma che, nonostante questa sentenza, “i tribunali nazionali italiani, dal 2012, hanno ascoltato un gran numero di nuovi casi contro la Germania in violazione dell’immunità sovrana tedesca.
Nella causa vinta nel 2012, Berlino ha sostenuto che la sentenza della Corte Suprema italiana metteva in dubbio un sistema di risarcimento messo in atto dopo la sconfitta nazista che ha pagato alla Germania decine di miliardi di riparazioni dagli anni ’50.
Il nuovo caso in Germania chiede ai giudici del tribunale dell’Aia di dichiarare che l’Italia ha violato, e continua a violare, il suo obbligo di rispettare l’immunità sovrana tedesca ammettendo cause civili contro la Germania “relative ai crimini di guerra nazisti e pianificando la asta di quattro immobili di proprietà tedesca a Roma.
Il caso richiede anche ordini urgenti del tribunale noti come misure provvisorie, tra cui un ordine per garantire che la proprietà tedesca non sia soggetta ad aste pubbliche “o ulteriori azioni coercitive in attesa della sentenza definitiva della corte sul caso, che probabilmente impiegheranno anni per arrivare”.
Nessuna data è stata immediatamente fissata per le udienze. Le sentenze della Corte Internazionale di Giustizia sono definitive e giuridicamente vincolanti.
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