Giugno 4, 2023

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La felicità secondo la filosofia e la scienza

La Giornata internazionale della felicità, che si celebra il 20 marzo di ogni anno, sin dalla sua istituzione da parte delle Nazioni Unite (ONU) nel 2013, mira a evidenziare la felicità e il benessere come importanti aspirazioni globali da includere nel programma di azione pubblico.

Questa giornata è anche un’opportunità per la comunità internazionale di riflettere più profondamente sulla felicità, sulla sua importanza e sul ruolo che dovrebbe svolgere nello sviluppo degli individui e delle società.

Nel corso dei secoli, molti filosofi hanno cercato di fornire una spiegazione logica della felicità, collegandola, tra le altre cose, a uno stato di abbondanza materiale, soddisfazione emotiva o semplice resilienza di fronte alle prove della vita.

Per Aristotele, la felicità è l’obiettivo della vita umana e uno stato di pienezza e soddisfazione derivante dalla piena realizzazione del potenziale umano. Nel suo libro Nicomachean Ethics, il filosofo greco sostiene che la felicità può essere raggiunta solo attraverso azioni guidate dalla ragione e dalla moderazione e non attraverso desideri e piaceri diretti.

Nel suo libro “The Chemistry of Happiness”, il filosofo Al-Ghazali spiega che la natura spirituale della vera felicità è legata al conoscere se stessi “nella verità”.

D’altra parte, i neurologi hanno cercato di dare un’occhiata più da vicino agli ormoni della felicità, che possono essere attivati ​​da varie attività, tra cui la meditazione, lo sport e la dieta.

Così, il sito americano specializzato nel campo della salute “Healthline.com” spiega in un articolo intitolato “Come stimolare i tuoi ormoni per essere di buon umore” (Come sbarazzarsi dei tuoi ormoni per un umore migliore) che alcuni ormoni sono noti per promuovere sentimenti positivi, tra cui felicità e piacere.

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Si tratta di dopamina, ossitocina ed endorfine, definisce il portale online, gestito da un team di professionisti della salute.

Per stimolare questi ormoni, l’articolo raccomanda in particolare di trascorrere del tempo nella natura, alla luce del sole, ridere, cucinare, gustare un pasto con una persona cara, ascoltare musica, dormire a sufficienza e soprattutto gestire lo stress.

Per quanto riguarda lo stress che porta a una diminuzione della produzione di dopamina e serotonina, l’American Psychological Association, da parte sua, consiglia di prendere una breve distanza dalla fonte dello stress, dedicando 20 minuti al giorno all’attività fisica e alla meditazione. e sane interazioni sociali.

La felicità, che è stata oggetto di studi filosofici, scientifici e teologici, può essere definita come uno stato d’animo associato alla serenità basato sulla benevolenza verso se stessi e verso l’altro, l’armonizzazione dei desideri e la scelta morale della vita, al di là di un paradigma puramente economico.

La Giornata internazionale della felicità è stata proposta dal Bhutan, Paese che dagli anni ’70 privilegia un indice di felicità nazionale lorda rispetto a quello di prodotto interno lordo.