Circa il 45% delle imprese italiane operanti nei settori produttivi è strutturalmente vulnerabile. Questo è uno dei principali risultati di un nuovo rapporto sulla competitività dei settori produttivi in Italia pubblicato dall’Istituto statistico stato Mercoledì.
Il rapporto avverte che le aziende che operano principalmente in settori a basso contenuto tecnologico e di conoscenza non saranno in grado di sopravvivere di fronte a un’altra crisi esterna.
Il rapporto ISTAT ha rilevato che turismo, arte, spettacolo e ristorazione sono tra i settori produttivi che hanno maggiormente risentito dell’impatto delle misure di contenimento finora adottate dalle autorità italiane.
Una serie di blocchi nazionali per proteggere la popolazione italiana dal COVID-19 e il collasso del sistema sanitario hanno portato al disastro economico. Secondo l’associazione italiana delle imprese Confcommercio, lo scorso anno circa 390.000 aziende hanno chiuso i battenti in Italia.
Intanto, negli ultimi giorni le proteste hanno investito l’Italia da nord a sud. Operatori dell’ospitalità, proprietari di ristoranti, proprietari di negozi e commercianti di mercati di strada chiedono la riapertura della seconda tornata di misure di sostegno economico del governo.
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