Sebbene possa essere una magra consolazione per le persone che soffrono il caldo soffocante dell’Europa meridionale, le reti elettriche in paesi della regione come l’Italia e la Spagna hanno finora soddisfatto la domanda di energia aggiuntiva per l’aria condizionata senza alcun aumento significativo dei prezzi.
In un certo senso, l’Europa sta beneficiando delle misure adottate lo scorso anno, quando l’aumento dei prezzi del gas naturale causato dalle restrizioni sui flussi dalla Russia ha portato i prezzi dell’energia elettrica a livelli record. La rete elettrica europea è stata afflitta anche da altri problemi, compresi problemi meccanici che hanno bloccato un gran numero di centrali nucleari francesi.
Gli analisti affermano che questa esperienza, insieme ai prezzi dell’elettricità ancora molto più alti di quanto era considerato normale, ha contribuito a ridurre la domanda di elettricità nonostante le alte temperature.
Restano inoltre in vigore gli incentivi che incentivano l’utilizzo di centrali a carbone ea petrolio altamente inquinanti per la produzione di energia elettrica, misure introdotte lo scorso anno per ridurre i consumi di gas naturale. “È una situazione davvero dannosa”, ha affermato Marco Alveira, CEO di TES, una società che prevede di importare idrogeno in Europa per utilizzarlo come combustibile pulito.
Anche la crescente quantità di energia solare in rete, soprattutto in Spagna, ha contribuito a incrementare le forniture di elettricità ea moderare i prezzi. La produzione di energia solare raggiunge il picco nelle ore centrali della giornata, quando sia il sole che la necessità di aria condizionata sono più intensi. Aumenti dei prezzi relativamente moderati si sono verificati nel pomeriggio in Italia quando il sole è tramontato e la gente è tornata a casa e l’aria condizionata è stata accesa.
Allo stesso tempo, ci sono stati meno problemi con le centrali nucleari in Francia e altre forme di generazione di energia convenzionale in Europa rispetto allo scorso anno, con conseguenti maggiori risparmi energetici.
“La situazione nucleare francese è notevolmente migliorata rispetto allo scorso anno”, ha affermato Luca Urbanucci, analista del mercato energetico dell’UE presso ICIS, una società di analisi dei dati.
La rete elettrica europea ha anche cavi interconnessi che consentono ai paesi con meno stress termico, come la Gran Bretagna, la Norvegia o la Svizzera, di fornire energia ai loro vicini.
In particolare, la Spagna sta beneficiando degli investimenti nei pannelli solari, pompando circa il 20% in più di energia solare rispetto all’estate del 2022.
“Questo è il motivo per cui non stiamo assistendo a un forte aumento dei prezzi come altrimenti ci saremmo aspettati”, ha affermato Stefan Konstantinov, capo economista energetico di ICIS.
Nonostante il caldo soffocante, la Spagna consuma molto meno gas naturale rispetto all’anno scorso.
Naturalmente, se il caldo estremo continua come previsto, i sistemi di alimentazione potrebbero essere sottoposti a uno stress ancora maggiore. Ad esempio, le centrali nucleari potrebbero dover essere chiuse perché i livelli dell’acqua nei fiumi utilizzati per il raffreddamento diventano troppo bassi o l’acqua stessa diventa troppo calda.
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