Giugno 4, 2023

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Il prestito Alitalia è illegale e la Commissione Ue vuole restituire 400 milioni di euro – EURACTIV News

La Commissione europea ha affermato lunedì che il prestito ponte di 400 milioni di euro concesso dall’Italia all’ex compagnia aerea nazionale Alitalia nel 2019 costituisce un aiuto di Stato illegale ai sensi delle norme dell’UE e l’Italia deve reclamarlo, più gli interessi.

Alitalia aveva già beneficiato nel 2017 di due prestiti da 900 milioni di euro, mai rimborsati e già dichiarati illegali da Bruxelles nel 2021. Concessi il 26 ottobre 2019 ad Alitalia e messi in funzione a maggio 2017 mentre il governo di Paolo Gentiloni, è stato commissario per l’Economia nell’Unione Europea dal 2019 al potere.

Ma secondo la Commissione, il terzo e ultimo prestito del 2019 “ha anche violato un obbligo una tantum previsto dalle linee guida” per il salvataggio dell’UE e l’assistenza alla ristrutturazione.

“L’Italia non ha agito come avrebbe fatto una società privata, poiché non ha valutato preventivamente la possibilità di rimborso dei prestiti, oltre agli interessi, ma si è concentrata solo sulla volontà di garantire la prosecuzione del volo nazionale e internazionale servizio di Alitalia”, ha aggiunto la commissione.

Secondo la commissione, “l’aiuto ha conferito ad Alitalia un ingiusto vantaggio economico rispetto ai suoi concorrenti sulle rotte nazionali, europee e globali”, rappresentando “un aiuto di Stato incompatibile”.

Il comitato ha anche osservato che ITA Airways, la nuova compagnia che ha sostituito Alitalia il 15 ottobre 2021 acquisendone il marchio, non è il successore economico e non è tenuta a pagare, nonostante l’acquisizione di parte degli asset di Alitalia.

“L’esclusione di ITA dalle richieste di rimborso del prestito ponte ad Alitalia ci dà ragione e continueremo su questa strada. I risultati della Commissione Ue erano ampiamente attesi”, ha commentato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (Al-Lega/Identità ).

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Il portavoce Ue per la concorrenza ha spiegato che l’eliminazione delle distorsioni della concorrenza derivanti da un’assistenza pubblica illecita potrebbe essere effettuata “attraverso l’iscrizione a responsabilità della funzione di pagamento nell’ambito della procedura concorsuale in corso” e che il pagamento potrebbe essere effettuato nei limiti dei ricavi realizzati dalla vendita del patrimonio di Alitalia.

A sorpresa il Codacons, un’associazione di consumatori che ha effettuato una serie di esportazioni su vari finanziamenti concessi ad Alitalia e da, che ha portato ad una procedura di contraffazione aperta dall’Unione Europea.

Decisione della Commissione Europea […] È una vittoria per i consumatori italiani”, commenta l’associazione.

«Già nel 2021 la Commissione Ue accolse il nostro reclamo e condannò con forza la decisione dell’ex ministro Carlo Calenda e dell’allora governo guidato da Gentiloni, che di fatto aveva erogato 900 milioni di euro ad Alitalia», ricorda il Codacons.

Tuttavia, il Codacons ha concluso che i soldi spesi “difficilmente saranno recuperati e restituiti alla disponibilità della comunità”.

L’associazione ha aggiunto che Calenda garantiva condizioni “di mercato” nonostante apparisse “improbabile che Alitalia riuscisse a generare liquidità sufficiente per ripagarla”.

Calinda è ora senatrice e leader di Azione (Rinnovamento) e lavora nel progetto politico “Terzo Polo” con l’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi (Italia FIFA/Rinnovo).

(Federica Pascal | EURACTIV.it)