Giugno 8, 2023

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Il Museo Henri-Lecoq celebra il suo 150° anniversario con un nuovo spazio di scavo

Il Museo Henri-Lecoq ha aperto i battenti per la prima volta nel 1873 e festeggia quest’anno il suo 150° anniversario. Il museo più antico di Claremont e si occupa di un tema La diversità della vita, i principi evolutivi e la storia della vita sulla Terra. Si posiziona anche come un vero e proprio luogo di mediazione scientifica.

Nuova area di scavo

Per celebrare degnamente la sua centocinquantesima primavera, il Museo Invita il pubblico a scoprire il suo nuovo spazio dedicato alla paleontologia, progettato in 4 anni e mezzo e la cui scenografia ricorda il Nautilus di Jules Verne. Il team del Museo Henri-Lecoq, studiosi, artisti antichi, grafici, scenografi e altre aziende specializzate hanno contribuito alla creazione di uno spazio che ripercorre la diversità degli esseri viventi in ordine cronologico. Particolare enfasi è posta sull’ex bacino borbonico di Archambault, sulla storia paleontologica di Lehmann e sull’evoluzione degli uccelli, discendenti dei dinosauri.

Mickaël Le Bras, Direttore del Museo Henri-Lecoq: L’immagine è un buon vettore per la generalizzazione

7 giorni a Claremont: com’è la vita in un museo che festeggia i suoi 150 anni?
Mickaël Le Bras: È una vita molto ricca, composta da periodi un po’ di sonnolenza e periodi di maggiore attività, come descritto in un libro sui 150 anni di prossima pubblicazione. La storia ha accelerato molto nel dopoguerra e anche a partire dagli anni ’80 e ’90 quando nuove dinamiche hanno dato slancio al Museo. Ha una bella storia, ricche collezioni, abbellisce l’area e avvierà una serie di trasformazioni nei prossimi dieci anni.

7JàC: Il fossile spaziale è già nel museo, perché l’hai cambiato?
MLB: Volevamo rinnovare i temi, la scenografia, e anche il discorso, e dare più spazio all’immagine. Lo spazio ora presenta bellissime opere d’arte e murales. Sono convinto che l’immagine sia un buon vettore di promozione perché parla a tutte le età, che tu sia un bambino dell’asilo, un adulto o un anziano. Questo ci permette di riecheggiare i pezzi fossili e le nostre ricostruzioni 3D.

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7 Jack: è ora di farlo?
MLB: Ci abbiamo pensato per molti anni, e abbiamo deciso di rimboccarci le maniche perché era il momento giusto. Il museo è in una fase di trasformazione, festeggia i suoi 150 anni e questo nuovo spazio è una sorta di punto di partenza che ci permette di mostrare cosa sappiamo fare. Il progetto ha mobilitato tra le 70 e le 80 persone. Ci siamo affidati al lavoro di una trentina di studiosi, a una decina di artisti dell’antichità, a imprese nel campo della scenografia, della pittura o dell’elettricità.

7JàC: Volevi localizzare lo spazio?
MLB: Proponiamo di ricostruire com’era Limagne circa 23 milioni di anni fa. Abbiamo un bellissimo murale che mostra un ambiente che ricorda la Louisiana o la Florida con la fauna così vicina a noi e così lontana. Si pensi alla fauna dell’America Latina o dell’Africa con diverse specie di rinoceronti, coccodrilli e tartarughe imparentate con quelle del Nord America meridionale.

Foto 7 giorni a Claremont

Un museo che guarda all’esterno

7 Jack: L’idea è di avere un museo aperto al mondo esterno?
MLB: Sì, lavoriamo anche con la comunità educativa e il mondo culturale perché la nostra missione primaria è diffondere la scienza, certamente proteggere il nostro patrimonio, ma anche essere portatori di scienza. La paleontologia è una disciplina che attrae molti bambini, accende molto la fantasia e sappiamo che è un buon modo per comunicare determinati messaggi. Vorremmo rendere i bambini capaci di avvicinarsi a quello che si chiama ‘ragionevole scetticismo’ o spirito critico in un approccio scientifico.

7 Jack: Diffondere la scienza è più importante?
MLB: Gli studi dimostrano che l’adesione dei giovani alla scienza è in calo dagli anni ’50 e sta generando molta ansia e molte preoccupazioni per le questioni relative al degrado ambientale e alla salute. La scienza non è necessariamente lì per darci un’indicazione morale, ma è lì principalmente per affinare la mente.

7 Jack: La scienza è un baluardo contro la credenza?
MLB: Penso che ci protegga dal pericolo che certe credenze emergano. Oggi vediamo ciò che chiamiamo pseudoscienza, la pseudoscienza fiorisce, ed è importante discernere ed essere consapevoli di ciò che viene dalle nostre stesse convinzioni, che possono essere peraltro legittime e ciò che è scientifico. La scienza non viola la fede, ma ci sono cose che rientrano nel quadro della scienza, e ci sono fatti che percepiamo attraverso la scienza, e infine ci sono risultati scientifici che devono portare alla fiducia.

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Foto 7 giorni a Claremont