Giugno 8, 2023

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Il ministero della Salute autorizza la pillola abortiva

Le pillole abortive saranno disponibili in Giappone fino a nove settimane dall’inizio della gravidanza.

AFP / © DISPENSA / PIANO C / AFP

Il ministero della Salute giapponese ha dato il via libera, venerdì, alle pillole abortive nel Paese. In una notifica al settore sanitario si diceva che le pillole contraccettive erano state approvate dal laboratorio britannico Linepharma. Sarebbe possibile utilizzare questo rimedio fino a nove settimane di gravidanza in Giappone. Una visita medica, accompagnata da una consegna di pillole abortive, dovrebbe costare circa 100.000 yen, ovvero 669 euro. L’interruzione della gravidanza in Giappone non è compensata dall’assicurazione sanitaria.

Aborto legale dal 1948

Come promemoria, l’aborto è legale fino a 22 settimane in Giappone dal 1948. Tuttavia, la procedura chirurgica è l’unica opzione per ricorrere all’aborto. Per l’aborto in Giappone è richiesto anche il consenso di un coniuge o partner.

Quali sono le prospettive di questo annuncio?

Nel dicembre 2021, Linepharma Laboratory ha richiesto la licenza per la pillola abortiva in Giappone. Questo trattamento combina due farmaci: il mifepristone, chiamato anche RU 486, che blocca lo sviluppo della gravidanza agendo sul progesterone, e il misoprostolo, che deve essere assunto uno o due giorni dopo, per stimolare le contrazioni e il sanguinamento. Questo metodo della pillola abortiva è stato approvato in molti paesi, in particolare in Francia dal 1988 e negli Stati Uniti dal 2000.

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Verso un migliore accesso alla pillola del giorno dopo?

La decisione del ministero della Salute giapponese arriva dopo il parere di un comitato ministeriale e lunghi scambi di opinioni. Inoltre, gli attivisti giapponesi chiedono anche un accesso più facile alla pillola del giorno dopo, consentendo la contraccezione se assunta entro dodici ore dopo un rapporto non protetto o poco protetto. Al giorno d’oggi può essere acquistato solo con l’approvazione di un medico, non è rimborsato dall’assicurazione sanitaria e deve essere portato davanti a un farmacista per evitare il traffico al mercato nero.

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