Il cervello umano come è oggi è un milione di anni più giovane di quanto si supponga. È apparso in Africa circa 1,7 milioni di anni fa, secondo uno studio dei ricercatori di Zurigo e pubblicato sulla rivista Science.
L’Università di Zurigo (UZH) ha affermato giovedì in un rapporto che gli esseri umani moderni sono fondamentalmente diversi dai loro parenti più stretti, le grandi scimmie: vivono sulla Terra, camminano in piedi e hanno un cervello molto più grande. .
I primi gruppi dell’umanità apparvero in Africa 2,5 milioni di anni fa. Se erano già a due zampe, la dimensione del loro cervello era del 50% più piccola, simile ai loro antenati Australopithecus.
Un team internazionale guidato da Christoph Zollekofer e Marcia Ponce de Leon dell’Istituto di antropologia dell’Università di Zurigo ha voluto andare a fondo della questione. “Secondo le nostre analisi, le moderne strutture del cervello umano si sono formate da 1,7 a 1,5 milioni di anni fa in questi popoli africani”, afferma il professor Zollekofer.
“Fino ad ora, si presumeva che i primi esseri umani avessero effettivamente un cervello simile a quello degli esseri umani moderni 2,5 milioni di anni fa”, ha detto il ricercatore.
Diversa organizzazione delle regioni del cervello
Oltre alle dimensioni, il cervello umano si distingue dal cervello di una grande scimmia per la posizione e l’organizzazione delle diverse regioni del cervello. È il caso, ad esempio, delle aree frontali responsabili della pianificazione e dell’attuazione di azioni complesse, oltre che del linguaggio.
“Poiché queste regioni sono molto più grandi negli esseri umani, le regioni vicine sono state respinte”, ha detto Marcia Ponce de León, autrice del primo studio.
Analisi di teschi provenienti da Africa e Asia
I ricercatori hanno scoperto che i primi abitanti al di fuori dell’Africa – a Dmanisi, l’attuale Georgia 1,8 milioni di anni fa – avevano cervelli che non erano né particolarmente grandi né particolarmente moderni, sebbene fossero in grado di creare tutti i tipi di strumenti, nuove condizioni o prendere cura dei membri del gruppo che avevano bisogno di aiuto.
Pertanto, il cervello degli esseri umani moderni non è apparso in 1,7 milioni di anni fa, secondo gli autori. Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno analizzato una tomografia computerizzata (nldr. Tecnica di imaging medicale consistente nel misurare l’assorbimento dei tessuti ai raggi X, e quindi mediante elaborazione al computer, digitalizzare immagini bidimensionali o tridimensionali e infine ricostruirle) circa 40 immagini umane di teschi fossili verticali, da 1 a 2 milioni di anni fa, dall’Africa e dall’Asia.
I fossili di Giava hanno confermato che la prima popolazione africana con cervelli più grandi si è diffusa rapidamente e con successo nel sud-est asiatico.
Ats / là
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