Giugno 4, 2023

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Covid crisi politica in Italia

Gerald Brunner, Verità o niente

di Valentine For

Inserito oggi alle 5:00

Gerald Brunner, nell'Ufficio dell'Anti-Comitato

L’uomo frettoloso aspettò quaranta minuti, ma se era impaziente, non lo dava a vedere, e beveva con calma il suo bicchiere di rose sul balcone di un caffè nel centro di Parigi, come al solito. Tuttavia, il sociologo estivo molto criticato Gerald Brunner, rinomato sociologo (vedi il nesso di causalità), ci rassicura sul nostro ritardo: è “buon impasto”. Inoltre, se c’è davvero un malinteso su di lui, ha a che fare con il fatto che è una figura controversa. “Non provo piacere malsano nel provocare polemiche, conferma. Non c’è più correttezza politica di me, non ho idea di uno scandalo. “

Ma in fatto di polemiche, si prepara a fare un nuovo passo. Pochi giorni fa, all’inizio di settembre, ha ricevuto una telefonata da Sylvain Guerin, opinion advisor del presidente Macron: ” Come va ? “ “Sto affogando” risponde il sociologo, che si prepara al suo ritorno all’Università di Parigi (l’ente risultante dalla fusione di Paris Descartes e Paris Diderot). “È brutto, ho del lavoro da chiederti”, Si sente rispondere. Ottimo lavoro: partecipa a un panel intitolato Lights of the Digital Age.

Nel campo visivo di Emmanuel Macron

I temi di ricerca di Brunner – credenze collettive, cospirazione, estremismo – e il successo del suo libro La fine del mondo della conoscenza (PUF, 2021), presente nel campo visivo di Emmanuel Macron. Il presidente è preoccupato per l’aumento “Sfida qualsiasi forma di autorità, compresa l’autorità accademica e scientifica”, come ha detto in un Esprimere (22 dicembre 2020). All’Eliseo, al sociologo è stato detto che l’emergere della retorica antipartitica e le immagini di stelle gialle portate da alcuni manifestanti, hanno convinto il presidente a istituire una commissione sulla cospirazione e sulla disinformazione.

“Finché ho avuto una serie legale, sono un dipendente pubblico, pagato dalla Repubblica, trovo che non si possa dire di no a questo tipo di richiesta.” Gerald Brunner

“Non mi sono sentito rifiutato, Gerald Brunner dimostra, alla fine di novembre, nel suo ufficio temporaneo di presidente della Commissione, Belchas Street, a 7e Distretto di Parigi. Da quando ho una vena legale, sono un impiegato statale, pagato dalla Repubblica, trovo non si possa dire di no a questo genere di richieste. ” La commissione Brunner è iniziata il 29 settembre e aveva tre mesi per finire “Una serie di proposte concrete in materia di educazione, regolamentazione e lotta a chi diffonde odio e disinformazione”. I risultati sono attesi per l’11 gennaio.

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