musica
Una playlist sviluppata sulla base del vero pensiero scientifico.
Stai passando una brutta giornata? E se scommettessi su una playlist di benessere per darti un po’ di coraggio? È noto che la musica ammorbidisce la morale. Così, Jakob Jolig, un neuroscienziato dell’Università di Goringen nei Paesi Bassi, ha deciso di sviluppare una formula con l’obiettivo di determinare se la musica può essere considerata buona o meno. Se non comprendiamo le spiegazioni scientifiche e la formula dettagliata, con le prove a sostegno di seguito, potresti parlare con le persone più industriose:
Per chi farà parte del nostro team, cioè chi non ha una mente matematica, lo stesso ricercatore si è affidato a tre criteri per sviluppare il Feel Good Index (FGI) e scoprire così quale musica mette di buon umore . Innanzitutto il tempo del brano musicale deve rispettare i 150 battiti al minuto, anche le note devono rientrare in un range ampio, e ovviamente il testo deve essere positivo.
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Jacob Jolig ha deciso di applicare questa formula alla musica in lingua inglese di prima degli anni ’90, ed ecco le canzoni che si sono distinte: “non fermarmi adesso” dei Queen, “Dancing Queen” e “Good Vibrations” degli ABBA.” Dai Beach Boys. Oltre a questi primi tre, troviamo anche “Uptown Girl” di Billy Joel, “Eye of The Tiger” di Survivor, “I’m a Believer”” dei The Monkees, “I Will Survive” di Gloria Gaynor, o anche “Walking in Sunshine” di Katrina & Waves.
Allora, questi titoli fanno parte della tua playlist?
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