All’inizio di una relazione romantica, ci amiamo appassionatamente e non c’è nulla tra loro e lui che possa disturbare questa unione semi-combinata. Ma nel tempo, questa sensazione si trasforma e si trasforma in una routine romantica. La distanza comincia ad assestarsi e in questo momento possono sorgere le prime domande. ma perché ?
Secondo la psicoanalista Nathalie Bourgeois, la fonte della gelosia sono tre modelli comportamentali:
- mancanza di autostima : “Diventiamo gelosi quando ci sentiamo in confronto, quando pensiamo che l’altro sia migliore di noi e che non siamo al livello del partner che probabilmente troverà l’altro più attraente.”
Secondo lei, “È, per la maggior parte, un difetto narcisistico dell’infanzia, una mancanza di considerazione per la bontà di un bambino che è stato costruito senza fiducia o rispetto di sé”. - Gelosia ‘contestuale’ “Potrebbe anche essere un ‘patto di inizio cattivo’: la coppia si è formata senza una parola, senza commenti, nel senso che la fedeltà sessuale è concordata, ma non detta. Uno va da qualche altra parte, l’altro lo sa, si sente ferito, e mentre è illeso Prima di questa esperienza, prova gelosia, sfiducia e un senso di tradimento.
- Desiderio di controllo Può anche essere il desiderio di controllare l’altro, in una relazione tossica e inclusiva: “ti amo” qui significa “mi appartieni, come se fossi il mio oggetto, il mio oggetto e non potessi sfuggire al mio controllo”.
Indipendentemente dalla sua origine, la gelosia provoca dolore e difficoltà.
una posizione di dubbio permanente
Così, l’atteggiamento del partner geloso (uomo o donna) si avvicinerà alla paranoia: allora immaginerà (cioè mostrerà un desiderio conscio o inconscio) che l’altro lo stia tradendo, e dovrà controllare tutto ciò che l’altro dice nel dettaglio, verranno a frugare nei propri cellulari e negli effetti personali.
Lo psicoanalista continua: “La persona gelosa immagina scenari improbabili e può arrivare al punto di creare una storia logica ostinata, ma è del tutto irrealistica”.
In questo tema, il sentimento d’amore svanisce per lasciare il posto a un rapporto di sofferenza e dubbio, in cui l’altro diventa una preoccupazione costante. Questo farà soffrire il partner geloso tanto quanto il partner: è un vicolo cieco.
Nathalie Bourgeois afferma che “rendere l’altro infantile, umiliarlo controllando le sue azioni e gesti, essendo geloso dei suoi più piccoli legami, è dannoso”.
La gelosia può portare all’adulterio
Questo malinteso, accompagnato da un’intensa gelosia (detta anche malsana), ha spesso conseguenze improvvise.
Può spingere inconsciamente il partner a guardare altrove in una forma di “appropriazione inconscia”, secondo i termini dedicati allo psicoanalista.
C’è anche un caso più complesso in cui un partner geloso che vorrebbe essere visto altrove, ma inconsciamente fa emergere il proprio desiderio insoddisfatto sull’altro.
Secondo Natalie Bourgeois, una persona gelosa la penserebbe così: “Vorrei avere rapporti sessuali al di fuori del coniuge, non mi permetto di farlo, perché il Super-io lo impedisce (superio religioso, patriarcale, sociale) quindi offro questo desiderio all’altro per liberarsi di questo impulso estenuante.
Questa proiezione malsana sconvolgerà l’altro, che non capirà cosa gli sta succedendo, la persona gelosa sta negando.
rompere il silenzio
Come ho capito, se la tua relazione ha raggiunto un tale grado di tensione emotiva, dovresti rompere il silenzio: “Non appena senti che la tua relazione sta diventando gelosa, o sospettosa o non appena senti che l’altro sta diventando geloso, è sempre meglio parlarne e aprirsi all’altro in questa La questione cruciale», raccomanda lo psicoanalista.
Perché questo sentimento può essere evitato, a condizione che ogni persona abbia una psiche sufficientemente costruita per creare un “patto di fiducia” fin dall’inizio della relazione, che fornisca fiducia e dialogo che dovrebbero essere sufficienti per bilanciare gli sposi, senza invadere sul “giardino segreto” dell’uno o dell’altro.
Tuttavia, secondo la terapeuta, “da questo tipo di legame pericoloso è opportuno proteggersi, perché ciascuno dei coniugi va rispettato nelle sue scelte e nelle sue differenze e va considerato degno di fiducia”.
A seconda del grado di gelosia o ai primi segnali, rivolgersi a uno specialista in ascolto e consulenza matrimoniale (psichiatra, psicoanalista, psicoterapeuta di coppia) è un’opzione, perché “la coppia ha i suoi limiti e tu non sei un partner per la coppia”, conclude Natalie Bourgeois.
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