Circa 80 persone hanno risposto all’appello per una manifestazione lanciata dalla CGT, sabato 8 gennaio in prima serata, davanti all’ospedale Manosque, opponendosi alla chiusura del pronto soccorso annunciata per la notte da lunedì a martedì. L’istituto sta affrontando una carenza di medici di emergenza.
“Dobbiamo fare della salute una priorità politica”, ha affermato Jean-Claude Guigny, delegato sindacale al Manosque Hospital, che ha parlato della gestione del flusso ristretto del pronto soccorso, che riceve circa 40.000 pazienti ogni anno. “Non possiamo accettare la situazione, né possiamo accontentarci di soluzioni fai-da-te. Restiamo vigili sulle proposte dell’Alleanza per il ricollocamento”. [Agence régionale de santé, NDLR] In modo che si possa trovare rapidamente una soluzione permanente, perché la cosa peggiore è generalizzare la situazione e abituarcisi”, ha continuato Cedric Follett, Coordinatore Regionale per la Salute e l’Azione Sociale della CGT, Provenza-Alpi-Costa Azzurra, ricordando il 14 mesi di mobilitazione di cittadini e sindacati che hanno portato alla riapertura del pronto soccorso di Sisteron.
Il delegato sindacale ha concluso, prima di tacere, per un minuto, “denunciando la morte del Policlinico” dicendo: “Restiamo vigili perché molti servizi nella regione rischiano la chiusura e rischiamo di crollare”.
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