150 anni fa moriva Alessandro Manzoni, il ricordo di Mattarella a Milano: “E’ un segno di riconoscenza dell’Italia”

Il 22 maggio 1873 muore a Milano Alessandro Manzoni. A 150 anni dalla sua scomparsa, la città lo ricorda con un palinsesto di eventi che comprende le più importanti istituzioni culturali. Ai festeggiamenti partecipa anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con omaggi in programma nel cimitero monumentale e nella casa dello storico scrittore.

Oggi alle 12, nel Famedio del Cimitero Monumentale, verrà deposta una corona di fiori al monumento funebre di Alessandro Manzoni. Poi nel pomeriggio, alle 16, il Presidente della Repubblica visiterà Casa Manzoni (via Girolamo Moroni, 1). Nel cortile l’Orchestra Civica di Fiati eseguirà l’inno nazionale. In Sala Rossa – presente anche una rappresentanza di studenti e studentesse delle due scuole cittadine intitolate ad Alessandro Manzoni – verranno i saluti istituzionali del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del Presidente di Casa Manzoni Angelo Starr.

Manzoni nacque il 7 marzo 1785 – da Giulia Beccaria (nipote di Cesare Beccaria) e dall’aristocratico Don Pietro Manzoni – a Milano dove trascorse gran parte della sua vita tranne l’infanzia nel lecchese. Il lecchese ei suoi dintorni furono una tale fonte d’ispirazione per Manzoni, che collocò i Promessi Sposi sul suo ramo del lago di Como, e utilizzò la provincia lombarda come contrappunto a quella che definì “Milano anarchica”. Proprio i promessi sposi è l’opera più nota dello scrittore, originariamente pubblicata nella prima edizione (1821-1823) con il titolo Fermo e Lucia. Lo scrittore trascorrerà anche un breve periodo a Parigi, per poi tornare definitivamente a Milano. Nel 1813 acquistò la casa in Via Moroni 1, a 350 metri dal Teatro della Scala, che divenne la sua residenza fino alla morte. Oggi Casa Manzoni è stata trasformata in un museo che illustra la vita e l’opera dello scrittore ed è aperta al pubblico